CONSEGNATA LA CITTADINANZA ONORARIA ALL’ARMA DEI CARABINIERI DI MONSELICE

Pubblicata il 23/11/2014

CONSEGNATA LA CITTADINANZA ONORARIA ALL’ARMA DEI CARABINIERI DI MONSELICE

Si è tenuta domenica 23 novembre 2014 la Cerimonia di consegna dell’attestato di Cittadinanza Onoraria all’Arma dei Carabinieri di Monselice. Si riporta una breve cronaca degli interventi.

Il Presidente del Consiglio Comunale, Romano Gelsi, ha introdotto la cerimonia in sala Consiliare  con queste parole: “Buongiorno, un cordiale benvenuto a tutti i presenti in sala, alle autorità civili, militari e religiose, in particolare saluto l’Arma dei Carabinieri qui rappresentata dal Comandante Provinciale Carabinieri di Padova Colonnello Fabiano Salticchioli; dal Comandante della Compagnia Carabinieri di Abano Terme Maggiore Alfredo Beveroni; dal Comandante dei Carabinieri di Monselice Luogotenente Michele La Rosa. Iniziamo la cerimonia con l'esecuzione dell'Inno Nazionale da parte della Banda Città di Monselice, diretta dal Maestro Andrea Ferrarese .... (esecuzione inno) ….  Quest'Amministrazione nell'ambito delle proprie funzioni istituzionali valorizza e promuove riconoscimenti, cittadinanze e civiche benemerenze a coloro che rappresentino un esempio riconosciuto di virtù morale e civile e che con il proprio impegno, profuso in qualsiasi manifestazione dell’attività umana, abbiano contribuito in maniera significativa e documentata alla promozione della Città di Monselice. Sono particolarmente onorato e, a dir la verità, un po’ commosso, perché è il primo anno che partecipo in qualità di presidente del Consiglio comunale alla cerimonia delle civiche benemerenze, un incontro particolarmente importante quale quello di oggi in quanto in occasione della ricorrenza del Bicentenario della Fondazione dell'Arma dei Carabinieri e della festa della Virgo Fidelis Patrona dell'Arma. Quest'Amministrazione ha voluto tributare a nome dell'intera comunità di Monselice, formale riconoscenza all'Arma dei Carabinieri di Monselice mediante il conferimento della cittadinanza onoraria, per il senso civico, l'impegno e la fondamentale attività svolta nella tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica e per lo spirito di sacrificio ed abnegazione messi a disposizione della comunità di Monselice, al fine di garantire il controllo del territorio e rispondere prontamente alle esigenze di sicurezza dei cittadini. Vi ringrazio per avere accettato l’invito a partecipare a questa importante cerimonia nella quale questa Amministrazione con delibera di Consiglio Comunale n. 63  del 18 novembre 2014 ha conferito l'attestato di cittadinanza all'Arma dei Carabinieri di Monselice”.

Il Sindaco Francesco Lunghi ha riflettuto sul valore di tale istituzione: “A nome della città vi do il benvenuto a questa cerimonia che vuole essere anche una festa cittadina nella quale l’Amministrazione comunale esprime pubblica riconoscenza all'Arma dei Carabinieri. L’Arma dei Carabinieri, nei suoi quasi 200 anni di vita, ha accompagnato, con la sua presenza vigile e rassicurante, generazioni di italiani, vivendo da protagonista tutti gli eventi storici che hanno caratterizzato la vita del regno Sabaudo prima e del Regno d’Italia e della Repubblica Italiana successivamente: dagli albori del Risorgimento alle Guerre d’Indipendenza, dalle Campagne per l'Unità alla lotta al brigantaggio, dalla Grande Guerra a quella di Liberazione, dal contrasto della mafia alla lotta al terrorismo negli "anni di piombo", fino agli impegni internazionali odierni per la pace e la sicurezza nel mondo. L’Arma dei Carabinieri è stata partecipe di tutti i mutamenti del Paese, quale insostituibile presidio della pubblica e privata sicurezza, affrontando nel corso dei due secoli di vita i momenti più difficili e talvolta drammatici, seguendo percorsi di fedeltà alle Istituzioni e di servizio alla collettività, ispirato a valori quali onestà, impegno sociale e civile, senso del dovere, disciplina e tenacia, senso di giustizia, scrivendo pagine di eroismo e di incondizionata dedizione al bene comune e che questo percorso lungo 200 anni ha costruito un indissolubile legame, soprattutto grazie a quel presidio irrinunciabile costituito dalle Stazioni dell’Arma dei Carabinieri, presenti anche nelle più piccole realtà nazionali, che -svolgendo un silente, ma fondamentale, lavoro di rassicurazione sociale e difesa ravvicinata dei cittadini -sono divenute un consolidato patrimonio della comunità.
Un sentito ringraziamento a tutti i volontari Carabinieri in congedo che partecipano nel servizio di osservazione e segnalazione di “tutela ambientale” su vie e aree pubbliche, e che collaborano in occasione delle manifestazioni organizzate dall'Ente, alle esigenze rappresentate dal Comando di Polizia Locale e durante i mercati settimanali. 
Un doveroso omaggio a tutti i Carabinieri che hanno perso la loro vita nello svolgimento del proprio servizio in Italia e all'Estero, in ricordo delle vittime, vi chiedo ora di osservare un minuto di silenzio.


Il Presidente dell'Associazione Amici dei Musei, Cav. Uff.le Riccardo Ghidotti ha illustrato la storia dell'Arma dei Carabinieri in maniera particolare in Monselice:

“Proviamo con la mente ad immaginare l’arrivo dei Carabinieri nel lontano 1866. Un ponte improvvisato di molini galleggianti sull’Adige attraversato dagli squadroni dei lancieri di Vittorio Emanuele II unì Monselice all’Italia il 10 luglio 1866. Percorsero la rettilinea Via Rovigana, entrando così in Monselice. Furono tra i primi ad insediarsi in Città, nel nuovo ordinamento del Regno d’Italia. In un documento datato 30 ottobre 1867 conservato presso il nostro Archivio Comunale si apprende che i carabinieri alloggiarono a Monselice già dal 1° agosto 1866 in un locale appartenente ad Angelo Manfrin, situato in contrada San Giacomo, attuale via Garibaldi, dove ora è costruita la canonica del duomo. Il Comune provvide ad arredare la caserma con mobilio di vario genere, tavoli per la cucina e dei letti. Ai militari fu concesso l’uso di una scuderia per i cavalli degli ufficiali. L’anno successivo le spese sostenute per l’alloggio dei carabinieri furono trasferite alla Provincia. Dunque i carabinieri prestano servizio nel nostro territorio da oltre 148 anni.
Bicentenario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Così celebrato il 23  novembre 2014 nella sala consiliare del Municipio di Monselice, durante il quale il sindaco Francesco Lunghi consegna la Cittadinanza Onoraria all’Arma dei Carabinieri. Un Bicentenario solenne che abbraccia idealmente tutti i militari che hanno prestato servizio a Monselice dal 1866 ad oggi.  
Questa festa dei Carabinieri, promossa dall’Associazione Carabinieri in congedo di Monselice in collaborazione con l’Associazione Amici dei Musei, vuole così ribadire la loro presenza benefica e tutelare di un tessuto sociale che nei secoli ha subito impensabili trasformazioni sociali e culturali. La caserma dei carabinieri subentrò a quella delle Guardie Austriche, situata nell’attuale via Garibaldi, in prossimità della canonica del Duomo. Ospitata in un edificio messo a disposizione dal cittadino monselicense Angelo Manfrin, poi passata per successione ai discendenti fino a Giuseppina, consorte del benemerito cittadino Angelo Main, il quale alla sua morte, con lascito venne donata all’Istituto di Ricovero nel 1937, divenendo proprietà del Comune di Monselice. La Stazione dei Carabinieri rimase in quel sito fino al primo dopoguerra, quando si traferì in Via Guinizelli, in affittanza della proprietà Veronese. Qui vi rimase fino al 1991, anno in cui venne messa a disposizione dell’Arma benemerita la nuova sede di Via Orti di proprietà del Comune, rispondente alle nuove esigenze organizzative e tecnologiche che l’epoca moderna richiede. 
I “nostri” Carabinieri si sono distinti in tutti i momenti importanti che ha vissuto la nostra comunità. Per motivi di tempo accenniamo solo ad alcuni. Nel corso del tramonto del XIX secolo hanno fatto una eccellente lotta al diffuso brigantaggio, che imperversava nelle nostre terre. Viene alla memoria la massiccia presenza dei Carabinieri durante il soggiorno del Re Vittorio Emanuele II al Castello di Lispida, divenuto per questo “Villa Italia” durante l’ultimo anno della Grande Guerra. Abbiamo poi un fatto di cronaca datato 1923, quando in Carrubbio un Carabiniere fu ucciso da un brigante, aveva solo 23 anni di età, una vita spezzata nello svolgimento del proprio dovere; riposa nella Chiesa della Pace in Padova dal 1932, li traslato dal Cimitero cittadino. Non possiamo omettere la encomiabile opera prestata dai Carabinieri durante l’alluvione del Polesine del 1951. Monselice “straripava” di profughi e senzatetto.  Lo stesso Presidente della Repubblica Luigi Einaudi, in visita a Monselice, definì la Città della Rocca “oasi di solidarietà e di generosità senza pari”. Ebbene, anche all’Arma dei Carabinieri, come ai volontari dei Radioamatori, primi a dare allerta in scala nazionale, vi erano i Carabinieri. Infine, in tempi più recenti, ricordo le preoccupanti proteste, che hanno messo a dura prova le Istituzioni, nella seconda decade di un caldo luglio del 1971. Si è sfiorata la tragedia, con l’avversità alla legge che il Parlamento Nazionale stava varando circa la chiusura delle Cave. Ebbene proprio grazie alla mediazione e alla vigile tutela dell’ordine pubblico da parte dei Carabinieri si è potuto far incanalare il dibattito accesissimo in un giusto confronto democratico. Sono, queste, alcune note di storia, che andrebbero maggiormente sviluppate. Ma qui non abbiamo il tempo, magari si potrà fare in un futuro, auspicandone un pubblicazione specifica.
Io stesso posso testimoniare tanti interventi umanitari, quotidiani, che hanno visto i nostri Carabinieri “dalla parte della gente e per la gente”. Basti pensare a quante volte sono proprio i Carabinieri che bussano alla porta delle nostre famiglie per annunciare una disgrazia, nei cari di incidenti o di morte dei propri congiunti. Quando ero cronista per un quotidiano locale, ho assistito più volte all’amorevole attenzione umana dei Carabinieri verso chi soffre. Vale un encomio pubblico, come bene fa in questo momento l’Amministrazione Comunale di Monselice. Si, perché dietro la divisa, vi sono uomini dal cuore generoso e dediti agli altri, ben oltre il dovere del servizio comandato.
Oggi la Stazione dei Carabinieri di Monselice ha un vasto territorio di competenza che copre il territorio della Città di Monselice e il Comune di Pernumia, afferente alla Compagnia di Abano Terme.
La serigrafia che presentiamo, opera dell’artista Luigi Masin e voluta dal mecenatismo della Collezione Giuseppe Ruzzante di Monselice, resta a testimonianza di una tappa, riconoscente, di un lungo cammino d’intesa tra militari fedeli servitori dello Stato e la cittadinanza che vive sul nostro territorio.”


Dopo l’esecuzione dell’Inno alla Virgo Fidelis il Sindaco ha consegnato la pergamena con la motivazione del conferimento della cittadinanza al Comandante dei Carabinieri di Monselice Luogotenente Michele La Rosa:  “Con delibera di Consiglio Comunale n. 63 del 18 novembre 2014 è stato approvato di conferire  la Cittadinanza Onoraria della Città di Monselice all'Arma dei Carabinieri di Monselice in segno di riconoscenza “per l'alto senso del dovere e della fedeltà dimostrati a favore dello Stato e delle sue Istituzioni e per la costante presenza e sostegno al fianco degli Enti Locali nell'affrontare e risolvere delicate questioni di comune interesse, per il contributo e gli interventi di prevenzione, repressione e controllo del territorio per la difesa e sicurezza dei cittadini e della Comunità di Monselice”

La partecipazione intensa a questa giornata, ha invece sottolineato il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Padova Colonnello Fabiano Salticchioli, dimostra quanto affetto, solidarietà e amicizia ha la città di Monselice nei confronti dell’Arma. “Abbiamo accolto con immenso piacere questo conferimento che rafforza ancor di più il legame dei Carabinieri con la cittadinanza….”

Il Sindaco ha proseguito alla consegna del Sigillo della Città ai tre Comandanti dei Carabinieri intervenuti e al Luogotenente Alberto Meneghini in segno di gratitudine per i 24 anni di servizio presso il Comando della stazione dei Carabinieri di Monselice e al Maresciallo Giudice Maurizio attuale vicecomandante.

Alla cerimonia erano presenti:
- i Sindaci del comprensorio:
Comune di Battaglia Terme – Sindaco Massimo Momolo;
Comune di Due Carrare - Assessore Romanato Mario;
Comune di Pernumia – Sindaco Luciano Simonetto;
Comune di Pozzonovo – Sindaco Antonio Tognin;
Comune di San Pietro Viminario - Federico Curzio;
Comune di Tribano - Assessore Marco Ziron;

- il Presidente dell'Associazione Nazionale Carabinieri Sezione “Cap. F. Gentile” Brig. Capo Sfregola Gaetano e il delegato Regionale Capitano Barbarigo;
- i figli del Carabiniere Bizzotto Attilio (classe 1922) che ha partecipato alla Battaglia di Cecchignola (RM) distinguendosi sul campo.   


A tutti è stata inoltre consegnata la serigrafia dell’Artista Luigi Masin commemorativa del Bicentenario della Fondazione dell'Arma dei Carabinieri, donata dalla Fondazione Giuseppe Ruzzante.
La cerimonia è poi proseguita in Duomo per la celebrazione della Santa Messa celebrata da Mons. Sandro Panizzolo, Arciprete-Abate di Monselice.


Comunicato Stampa nel file PDF allegato

Altre immagini della Cerimonia nella Galleria Fotografica   

 

Allegati

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Allegato CS23-9-14Carabinieri.pdf 217.2 KB


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