I PRESIDENTI DELLA CONFERENZA E DELL'ESECUTIVO CHIEDONO ALLA REGIONE LA RIATTIVAZIONE DELL'OSPEDALE DI SCHIAVONIA

Pubblicata il 09/04/2020

Alla Regione Veneto

Preg.mo Presidente dott. Luca Zaia
Gent.ma Assessore alla Sanità on. Manuela Lanzarin
Egr. Presidente V Commissione Consiliare dott. Fabrizio Boron

Signore e Signori Assessori della Giunta Regionale

e,  p.c.

Ai Signori Senatori e Deputati della Provincia di Padova

Ai Signori Consiglieri Regionali della Provincia di Padova

Ai Signori Sindaci del territorio Az. ULSS 6 Euganea

Al Direttore Generale Az. ULSS 6 Euganea Dr. Domenico Scibetta

 


Facciamo seguito alle note già inviate, prot. n. 10091 del 18/03/2020 e prot. n. 0010751 del 25/03/2020, quale Esecutivo, allargato ai membri territoriali dell’Esecutivo della Conferenza dei Sindaci, del Comitato del Distretto 5 in nome e per conto di tutti i Sindaci del comitato medesimo.

A quanto appreso dalla stampa e dalle conferenze stampa del Governatore e del D.G. dell’Ulss 6, Dr. Domenico Scibetta, sembra che le disposizioni governative e quelle regionali, ancor più restrittive, abbiano sortito l’effetto di contenere il virus in maniera molto più efficace che in altre regioni.

Se, dunque, il piano di emergenza inizialmente era stato pensato per far fronte ad una situazione pandemica come quella delle altre Regioni, ad oggi, crediamo che ci siano le condizioni per ridisegnare, almeno in parte, quel piano, e restituire ai cittadini di questo distretto, che conta circa 200.000 utenti e che si sono visti portare via ogni possibilità di aver un presidio sanitario accessibile per le utenze non covid, una struttura sanitaria di riferimento.

Infatti, circostanza forse non nota al Governatore ed all’Assessore competente, a Noi Sindaci in prima linea nell’emergenza è stato segnalato da alcuni cittadini che gli stessi avrebbero riscontrato grosse difficoltà nell’essere accolti nelle strutture sanitarie limitrofe.

Di fatto, pertanto, l’affermazione della mancanza di un presidio medico per il territorio è una realtà e non un capriccio. Il territorio dopo aver perso 4 ospedali, se le cose non cambieranno come da nostra richiesta, si troverà a perdere anche il quinto ( ed ora unico). I cittadini della bassa hanno diritto alla salute e a non essere esposti a viaggi estenuanti e rischiosi per la cura delle loro patologie, specialmente laddove di tratti di pazienti oncologici o di maternità. E’ tempo di aprire un confronto vero con i decisori regionali. Ce lo chiedono le nostre comunità e noi abbiamo il dovere di rappresentarle.

Ora, come Sindaci, a fronte delle due circostanze sopra dette siamo a richiedere:

- tempi certi in merito alla riapertura dell’Ospedale di Schiavonia, considerato che non può essere differito sine die il ripristino dei servizi sanitari in carico alla struttura per acuti del distretto 5;

- che nel frattempo, come già è stato fatto per altri Covid-Hospital, considerato il numero dei ricoverati Covid attualmente presente a Schiavonia 112 in area non critica e 22 in terapia intensiva, nonché l’assetto tecnologico-costruttivo degli Ospedali riuniti di Padova Sud, che permette di poter fruire della struttura senza rischi per i pazienti non Covid , siano riaperti un pronto soccorso con tutte le funzioni essenziali di Diagnostica minima per tutelare la vita delle persone, un’Ostetricia ed una ginecologia, una pediatria (che avrebbero anche la possibilità di un accesso separato), una chirurgia d’urgenza e una medicina interna, nonché che torni operativa l’Oncologia (che ora è dislocata a Piove di Sacco per le terapie mentre per i prelievi i pazienti – non certo in buona salute – devono recarsi a Montagnana o a Conselve);

- che, considerata la possibilità di un’ondata di ritorno dell’epidemia, si voglia, avendo tutto il tempo sin da ora, pensare a realizzare un covid-hospital presso l’ex ospedale di Monselice, lasciando che Schiavonia, passata la prima ondata, torni ad essere il centro di riferimento per la sanità della Bassa Padovana con ogni sua funzione.

Sottolineata la necessaria attenzione verso le comunità della Bassa Padovana che hanno diritto ad essere equiparate al resto del territorio, chiediamo una programmazione dettagliata per la fase due dell’emergenza per tutta l’ulss 6 nel suo complesso considerata.

Si auspica altresì, pur consci della difficoltà di reperimento, una pronta risposta in termini di D.P.I. e tamponi per il personale medico, paramedico, infermieristico, o.s.s. e di servizio presidi sanitari, strutture rsa e comunità alloggio.

Distinti saluti.
 

Il Presidente dell’Esecutivo della Conferenza dei Sindaci dell’Azienda ULSS 6 Euganea Sindaco di Monselice - Giorgia Bedin
Il Presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Azienda ULSS 6 Euganea Sindaco del Comune di Carmignano di Brenta - Alessandro Bolis
Il Presidente del Comitato dei Sindaci del Distretto Padova Bacchiglione, Terme Colli, Piovese Sindaco del Comune di Noventa Padovana - Luigi Bisato

 


Allegati

Nome Dimensione
Allegato doc 2 conferenza.pdf 878.62 KB

Categorie Coronavirus

Facebook Twitter
torna all'inizio del contenuto