Auguri Pasquali del Sindaco Giorgia Bedin

Pubblicata il 01/04/2021



Auguri Pasquali del Sindaco Giorgia Bedin

Cari concittadini,
nell'anno di Dante voglio soffermarmi, tra altri, su due passi della Divina Commedia che ci toccano da vicini.
Il primo ci immerge in una pandemia mitologica, là dove Dante accenna a una pestilenza che aveva spopolato l'isola greca di Egina, la ninfa che ha dato il proprio nome alla nostra leggendaria fondatrice.

Ecco i versi:
"Non credo ch'a veder maggior tristizia                                         
fosse in Egina il popol tutto infermo,
quando fu l'àere si pien di malizia,..."           (Inferno canto XXIX, vv. 58-60)


quella malizia virale che tuttora ci tormenta.

E poi i versi che ci ricordano il luogo che nei secoli ha testimoniato la fede dei nostri antenati: l'Esedra di San Francesco d'Assisi, che dice Dante:
"...nel crudo sasso intra Tevere e Arno
da Cristo prese l'ultimo sigillo,
che la sue membra due anni portarno..."        (Paradiso canto XI vv. 106-108)


Sono le stigmate con cui Francesco, penitente da quaranta giorni nell'isolamento dell'Averna, venne consolato dal Serafino o da Cristo stesso iin figura di Serafino crocefisso.
Ecco: da quella croce necessaria è scaturita la Resurrezione, è rinata la redenzione dell'umanità.
Così la prossima Santa Pasqua sia di fiducioso auspicio per tutti noi di salute e rinnovato vigore per la tanto invocata rinascita sociale della nostra Comunità, perché riprenda a vivere davvero in felice libertà nelle scuole, nei luoghi di lavoro e di commercio, nelle vie e nelle piazze, nei cuori e nelle case.
 

Auguri!
 

Il Sindaco, Avv. Giorgia Bedin


 


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