L'APPELLO DEI SINDACI DELLA BASSA PADOVANA - necessaria un'equa distribuzione dei casi di terapia intensiva

Pubblicata il 10/09/2021

L'appello dei Sindaci della Bassa Padovana: "se non c'è  un ospedale solido arriveremo sempre alla chiusura, serve un'equa distribuzione dei casi di terapia intensiva e malattie infettive, servono più spazi e più personale, servono investimenti strutturali per garantire maggiori posti letto e servizi più vicini ai cittadini".

Forte apprensione da parte dei Sindaci della Bassa Padovana riuniti ieri, nel comitato ULSS 6 - Distretto 5. Ieri all'incontro era presente l' Assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin a seguito della lettera dei sindaci indirizzata al Presidente della Regione del Veneto ad oggetto "richiesta di incontro per il piano ospedaliero per l'ospedale Madre Teresa di Calcutta ".

I sindaci con più interventi hanno ribadito il grande sacrificio che da 2 anni la Bassa Padovana subisce con le chiusure totali o parziali dell'ospedale di schiavonia. Un ripetuto ed accorato appello quello dei Sindaci affinché questo territorio non subisca mai più la riduzione dei posti letto per patologie non Covid ed anche la chiusura del Pronto Soccorso.

Chiedono nell'immediato un'equa distribuzione dei casi Covid della Provincia di terapia intensiva in tutti gli ospedali presenti nell' ULSS 6 affinché non vengano inseriti solo a schiavonia.

Chiedono che non vengano riempiti i letti di schiavonia di malattie infettive con tutti i pazienti della provincia. Anche le unità degli altri ospedali devono lavorare, come quella di pneumatologia di Cittadella. Se non ci sarà un'equa distribuzione fin da ora presto l'ospedale di schiavonia passerà in emergenza Fase 3 e verrà chiuso ancora.

 
La pandemia ha reso evidente che se nell' ospedale di schiavonia si concentrano i casi Covid della Provincia, i cittadini con altre patologie si trovano pesantemente penalizzati.

I sindaci ribadiscono e ringraziano lo straordinario lavoro svolto dagli operatori sanitari ma il recupero delle prestazioni sospese risulta ancora preoccupante ed in affanno per la mancanza di personale e spazi adeguati. Ribadiscono che sarà impossibile accettare che la bassa Padovana sia ancora penalizzata. 

La Direzione è concentrata a recuperare le prestazioni dopo le chiusure dei reparti e dopo le dovute ferie.
 
L' Assessore esprime l'impegno massimo per non chiudere. Ha recepito il grido di preoccupazione dei sindaci affermando che la situazione ospedaliera è sotto controllo e con questo andamento costante non si prevedono chiusure. Ribadisce che ora è importante il recupero delle prestazioni e che ci sarà la massima attenzione rispetto all'ospedale di schiavonia. 

La Direzione ha poi informato sulla fase di pianificazione territoriale per usufruire dei fondi PNRR. Potrebbero essere create 4 Case della Comunità riqualificando edifici di ospedali dismessi (forme di residenzialità dove vengono erogati servizi socio sanitari alle persone più fragili).


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