DIVIETO DI CACCIA PER L’AREA UMIDA DI FITODEPURAZIONE DI VIA DEL BORGO

Pubblicata il 04/09/2015

DIVIETO DI CACCIA PER L’AREA UMIDA DI FITODEPURAZIONE DI VIA DEL BORGO

Arriva il divieto di caccia sull’area umida di fitodepurazione che è stata inaugurata nel maggio scorso. La nuova oasi naturalistica creata grazie ai lavori di sistemazione del bacino di fitodepurazione di via del Borgo è un ecosistema palustre che si estende per circa 6 ettari, la flora ha ripreso vigore e sono ricomparse numerose specie animali, che fanno dell’oasi anche un punto di riferimento importante per gli amanti della natura e per esperienze didattiche. Sempre più persone infatti frequentano abitualmente l’area svolgendo attività fisica come la corsa e la marcia o che semplicemente passeggiano all’ombra degli alberi e anche le scolaresche, nell’ambito delle varie attività didattiche frequenteranno l’area. Con tale provvedimento il Sindaco Francesco Lunghi ha mantenuto non solo l’impegno di vietare la caccia nell’area, promesso durante l’inaugurazione, ma anche quello di porre in essere tutte quelle iniziative ed accorgimenti al fine di evitare il verificarsi di situazioni di grave pregiudizio alla sicurezza ed all’incolumità derivanti dalla contemporaneità delle predette attività di svago e didattiche con l’attività venatoria.

si tratta di una delle zone di maggior pregio e merita di essere valorizzata anche tenendo lontani i cacciatori.

 
SABATO 30/05 INAUGURA LA NUOVA AREA UMIDA DI MONSELICE
Alle 10.30 in via del Borgo la cerimonia di inaugurazione dei lavori di sistemazione funzionale del bacino di fitodepurazione a servizio del Canale Desturo
Sabato 30 maggio alle 10.30 a Monselice sarà ufficialmente inaugurata la nuova oasi naturalistica creata grazie ai lavori di sistemazione del bacino di fitodepurazione di via del Borgo.
Il programma della giornata:
- Saluti del Presidente del Consorzio di Bonifica Adige Euganeo, Michele Zanato
- Intervento del Sindaco del Comune di Monselice, Francesco Lunghi
- Intervento del Presidente di Centro Veneto Servizi, Giuseppe Mossa
- Illustrazione delle opere eseguite dal Consorzio di Bonifica Adige Euganeo, a cura del direttore tecnico Giuseppe Gasparetto
– Intervento di Giovanni Marco Carrer, docente del Dipartimento Processi Chimici dell’Ingegneria – Università degli Studi di Padova
- Breve visita dell’Area Umida.
Seguirà brindisi conviviale.
L’area umida di Monselice è stata realizzata tra l’ottobre 2000 e il dicembre 2002, con l’obiettivo di ridurre le quantità di azoto e fosforo scaricati dal centro abitato di Monselice e dalle zone limitrofe e destinati alla laguna di Venezia. Nel febbraio 2014 è partito un intervento per realizzato un impianto di sollevamento, in modo da poter utilizzare l’area umida sia come impianto di fitodepurazione per l’abbattimento di nutrienti e carica batterica sia come impianto per la laminazione delle piene del canale Desturo e come riserva d’acqua per uso irriguo. I lavori sono terminati nel gennaio 2015.  
Grazie al ripristino dell’area e al ritorno della risorsa acqua, la flora ha ripreso vigore e sono ricomparse numerose specie animali, che fanno dell’oasi anche un punto di riferimento importante per gli amanti della natura e per esperienze didattiche. Si tratta di un ecosistema palustre che si estende per circa 6 ettari su terreni precedentemente utilizzati per l’agricoltura. In origine aveva solo la funzione di finissaggio delle acque provenienti dal centro abitato di Monselice e dalle zone limitrofe.  Sulla base dei risultati dei monitoraggi effettuati sino al 2010, la geometria dell’area è stata modificata per aumentare la capacità depurativa, con l’introduzione di nuove aree di basso fondale colonizzate col canneto.
Sulle golene dell’area umida, nella fascia sommergibile, sono state messe a dimora circa 50.000 piantine di Phragmites australis, la comune canna di palude. Inoltre nelle nuove arre di basso fondale realizzate nel 2015 sono stati sparsi rizomi della stessa pianta per dare origine ad una nuova colonizzazione. Questa pianta costituisce un vero e proprio microlaboratorio chimico e biologico, capace di trasformare l’azoto presente nelle acque e di rilasciarlo nell’atmosfera come azoto gassoso non nocivo per l’ambiente. Altri inquinanti, come il fosforo, i metalli pesanti e i solidi sospesi sedimentano all’interno dell’area umida grazie alle ridotte velocità dell’acqua. Le sostanze che raggiungono il fondo dell’area umida vengono in seguito metabolizzate entrando a far parte dei cicli biogeochimici dell’area umida. Dopo tre anni dalla messa a dimora delle piante di Phragmites australis, il canneto raggiunge la maturità con una densità ottimale di circa 100 piante per metro quadrato. Una volta a regime l’area umida sarà in grado di abbattere circa il 50% dell’azoto totale e l’80% del fosforo totale e oltre il 90 % della carica batterica patogena dalle acque in ingresso.
L’area umida di fitodepurazione di Monselice è stata realizzata con i fondi assegnati dalla Regione Veneto - Direzione Tutela dell’Ambiente al Consorzio di Bonifica Adige Bacchiglione (oggi Adige Euganeo) per contribuire al risanamento della Laguna di Venezia.


 

Allegati

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