Castello di Lispida

Sorto come monastero nel XII secolo, fu ristrutturato alla metà dell''800 dai Corinaldi in forma di villa in stile eclettico. Negli ultimi giorni della Grande Guerra ospitò il re Vittorio Emanuele III. Oggi è sede di un'importante azienda vitivinicola.

Descrizione

In località Monticelli di Monselice, incastonato nel verde dei Colli Euganei, sorge il Castello di Lispida. Impossibile riassumere in  breve  la straordinaria e lunghissima storia di questo complesso, che sorse nel XII secolo come monastero.

Nel 1150 infatti Papa Eugenio III  confermò all’ordine monastico di Sant’Agostino il possesso del colle e di una chiesa dedicata a S.Maria di Ispida. Edificato in posizione isolata e tranquilla, il monastero fu sempre un luogo ricco di fascino, oltre che un ambiente ideale per la coltivazione della vite e dell’olivo. Nel 1485 il Doge Giovanni Mocenigo confiscò ai monaci la proprietà allo scopo di coltivare con continuità ed estrarre la trachite. La storia monastica di Lispida si interrompe nel 1792. Nel 1880 la proprietà viene acquistata dal conte Augusto Corinaldi, il quale sui resti del vetusto monastero edifica le costruzioni che oggi vediamo. Ridisegna le antiche cantine scavando gallerie nella roccia sino a portarle a circa 2000mq, cantine imponenti quindi, e inizia la produzione di vini rinomati in tutta Europa, introducendo in zona euganea forme di coltura della vite e tecniche enologiche d’avanguardia. Proprio qui infatti vennero introdotti vitigni a bacca rossa di origine francese e fu adottata per la prima volta nei Colli Euganei la forma di coltura della vite del francese Guyot che permette di produrre poca ma pregiata uva.

Durante la prima guerra mondiale il Castello di Lispida ospita il quartier generale del re Vittorio Emanuele III. Il re, che inizialmente aveva soggiornato a Villa Giusti di Padova, verso la fine del conflitto preferì spostarsi a Lispida, in una zona più lontana dalla città, così da esporre meno la città, già martoriata, ai bombardamenti. Proprio qui avvenne il primo incontro fra i due adolescenti principi Umberto II e Maria Josè del Belgio, destinati ad entrare nella storia come gli ultimi sovrani d'Italia. Il re soggiornò a Lispida dal 20 gennaio 1918 al 7 luglio 1919 da allora il Castello di Lispida, come tutte le residenze dove dimorò il re, viene chiamato anche Villa Italia.

Nel 1926 la proprietà passa a Vittorio Sgaravatti che avvia un importante centro per la produzione e selezione di sementi. Alla fine degli anni ‘50 , con l’impianto di nuovi vigneti e con programmi di vinificazione legati ai tradizionali processi produttivi preindustriali, l’azienda che ora si estende su 90 ettari, riprende la sua vocazione vitivinicola. Con la famiglia Sgaravatti continua la produzione di vini naturali di alta qualità. Nei vigneti non viene effettuata alcuna lavorazione del terreno, non si fa uso di diserbanti chimici e di concimi. Nell’azienda sono stati distribuiti quasi 100 nidi , dove uccelli, insetti e pipistrelli trovano rifugio, accompagnando la crescita e la maturazione delle uve. Il terreno non viene sottoposto a nessun trattamento, non si utilizzano diserbanti e fertilizzanti chimici. Una parte dei vini viene prodotta in anfore di terracotta interrate come al tempo dei Romani.

Indirizzo

via IV Novembre, Monselice

Ultimo aggiornamento: 04/11/2024, 11:30

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