Monselice in breve

Monsélice, porta sud dei Colli Euganei, occupa la superficie di 52 Kmq, è situata a 9 m. sul livello del mare ed è il più popolato comune della Bassa Padovana. E' importante snodo stradale e ferroviario tra Rovigo, Padova, Mantova e l'Adriatico. Dotata di omonimo casello autostradale sulla A13, possiede un porto fluviale di collegamento con Padova e Venezia.

Monselice si caratterizza per le industrie conserviere, elettromeccaniche, del cemento, del mobile, delle bambole, del peluche e del giocattolo. Inoltre è consolidata la produzione agricola di cereali, ortaggi, frutta, uva da vino. La "Torta di Federico II" è il dolce tipico della città. A settembre si tiene la Giostra della Rocca, una disputa tra le 9 contrade che danno vita ad una tradizionale rievocazione storica in costume.

Concittadini illustri viventi sono: lo scrittore Paolo Malaguti, il pittore d'avanguardia Lorenzo Marini; il tenore Giuseppe Giacomini ed il baritono Paolo Gavanelli. Del passato ne citiamo due: il cardinale Simone Paltanieri e il poeta Francesco Petrarca Canonico di Monselice. Oggi la Città è sede dei prestigiosi Premi "Brunacci" per la Storia Veneta e del Premio internazionale di Traduzione.

L'antica Monsilicis, abitata fin dall'età del bronzo e in epoca romana, è conquistata nel VII secolo dai Longobardi. Nel XII secolo diviene libero comune e in seguito viene occupata da Ezzelino da Romano, luogotenente dell'Imperatore Federico II di Svevia. Nel secolo XIV la città è oggetto di contesa tra le politiche espansionistiche di Cangrande della Scala e dei Carraresi e assume un aspetto militare di cui conserva ancora segni consistenti, tanto da essere oggi inserita nel novero delle Città Murate del Veneto. Nel 1405 Monselice entra a far parte del territorio della Repubblica di Venezia e diviene centro di soggiorno e residenza per famiglie patrizie come i Marcello, i Duodo, i Nani, i Pisani,  i Contarini. Nel '400 e '500 la struttura medievale della città si arricchisce di elementi rinascimentali. Nel '600 il centro si abbellisce di componenti barocche dagli elementi decorativi in trachite, pietra locale estratta dalle cave presenti in parecchi punti del colle della Rocca. L'attività estrattiva ha il suo massimo sviluppo nel '700, come anche la lavorazione dell'oro in cordoncini intrecciati in sottilissimi fili, il famoso manin d'oro. L' '800 è un secolo di notevole sviluppo industriale testimoniato, tra l'altro, dall'apertura di un'importante filanda di seta. Nel '900 e in particolare nel secondo dopoguerra la città diventa il centro del commercio per l'intero territorio, dotatosi di un'estesa zona artigianale e industriale.

Elenchiamo la ricchezza monumentale che oggi ancora la città può fregiarsi, incamminata in un crescente rilancio turistico: Torre Civica o dell'orologio; Complesso Monumentale del Museo San Paolo; Palazzo e loggetta del Monte di Pietà; Castello con l'Antiquarium Longobardo ed il Museo delle rarità di Carlo Scarpa; Villa Nani-Mocenigo; Pieve di Santa Giustina; Santuario Giubilare delle Sette Chiese con Villa Duodo ed Esedra di San Francesco; Mastio Federiciano in cima al Colle della Rocca; Villa Pisani, Villa Contarini, Villa Emo lungo il Canale di Monselice; Palazzo Tortorini sede del Municipio e famedio cittadino dove nell'antistante giardino si ricorda Ida Lenti Brunelli monselicense Giusta tra le Nazioni; Santuario di San Giacomo; Chiesa di San Martino; Chiesa di San Tommaso. Sul Colle Montericco vi è un eremo, oggi intitolato a santa Domenica, méta ambita per gli escursionisti. Ricade nel territorio comunale il Colle di Lispida con un pregevole Castello e l'omonimo lago termale.
 
Riccardo Ghidotti studioso di Storia Locale


 
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